Il mio Dio.
Il mio Dio è personale, diverso da quello di tutti coloro che accettano un dogma, un pensiero imposto, una regola nella preghiera.
Il mio Dio si manifesta nelle maniere più disparate, ampliando quel pantheon dalle infinite rappresentazioni.
Un sole che sorge in un tripudio di luce che incanta, un tramonto dai colori avvolgenti che confortano il cuore, una pioggia torrenziale che purifica lo sporco lavato via, un sorriso che dona speranza, un abbraccio amorevole, un bacio che regala nuova energia, un grande amore, una nascita di un bambino, una famiglia che ti ama...
Ma lo trovo anche in un drammatico terremoto, una tragica alluvione, una micidiale guerra, una morte improvvisa, una popolazione che soffre, bambini che muoiono, famiglie distrutte, amori che finiscono...
Un Dio personale che rappresenta quel Tutto che ogni cosa comprende, dalle gioie più grandi alle drammatiche situazioni più tragiche che ci colpiscono.
Tutto concorre ad un eterno messaggio divino che vuole insegnare qualcosa che dobbiamo assolutamente imparare a capire.
Un Dio che lascia all'essere ancora carnale la libertà di vivere una vita voluta, di gioire nei momenti felici e di soffrire nelle situazioni più tristi, che concede la possibilità di scegliere la direzione che vogliamo intraprendere.
Un Dio che non si intromette nella vita che decidiamo di vivere, ma che in qualche maniera ci dona quell'inconsapevole forza di volontà di proseguire un santo cammino, che accetta una nostra preghiera, che ascolta una nostra supplica, che pretende una sincerità rara.
Un Dio che rappresenta il nostro più profondo "io" in un dialogo interiore che vogliamo abbracciare, alla ricerca di quelle risposte che attraverso una coscienza ascoltata, ci guida verso quell'assoluto che ci assorbe nel Tutto.
Varie divinità che si manifestano per guidarci in ogni situazione, indefinite deità che aiutano in un cammino di ricerca voluto e sperato, un insieme di enti supremi che appartengono a quell'unico Dio in un Tutto ancestrale ed infinito dalle mutevoli ed introspettive manifestazioni non più solo esoteriche.
Un Dio che ci dona svariate vite, sempre nuove rinascite, molteplici possibilità per pulire un passato che ha influenzato un futuro, per purificare un'anima che cerca un'eternità infinita.
Un Dio che ci concede quella ciclicità dalla perenne influenza su un destino che possiamo creare, in un essoterico sublime percorso che ci conduce, senza forzarci, verso quella meta inconsapevolmente già conosciuta, ma non ancora trovata.
Adoro il mio Dio personale attraverso un dialogo quotidiano, una ricerca del Vero e del Giusto, in una continua necessità di compiere azioni e prendere decisioni, obbligate da un'intercedere di una vita che ci presenta situazioni da gestire sempre diverse.
Un Dio che si ripresenta, ad ogni vita, in ogni istante, come in una reincarnazione contina dentro ad un'anima che si concretizza ancora una volta, in una rinascita dopo l'altra, in momenti che si ripetono in un sublime intercedere di un presente che torna e ritorna nel tentativo di illuminare una coscienza che vuole finalmente elevarsi.
Un Dio che apparendo ancora e ancora, nascosto in anfratti di un'indole che lotta tra un materialismo indotto e una spiritualità spesso dimenticata, cerca inconsapevolmente di sopravvivere ad un'esistenza difficile, fatta per progredire verso quell'eternità che il nostro più profondo ed intimo "io" già conosce.
Un Dio che nel suo eterno assoluto è un insieme di bene e di male, creati da quel libero arbitrio, che condiziona l'agire nel mondo.
Un Dio che attribuisce virtù, qualità e meriti che potranno essere riscattati in una futura rinascita o in un preciso momento in questa vita, ma solo per smettere di accumulare quell'energia negativa che condiziona un divenire che non vogliamo più accettare.
Un Dio che distribuisce colpe, torti e demeriti accumulati da un comportamento voluto o ignorante, perpetuando quelle stesse indegne situazioni che sono state gestite male e che ora o in un prossimo futuro dovremo ripercorrere senza sbagliare di nuovo.
Un Dio che concede una nuova rinascita espiatoria, per imparare ancora qualcosa che non siamo riusciti a vedere, e come in un riflesso di uno specchio che ci mostra qualcuno che conosciamo ma di cui non afferriamo del tutto l'essenza, procediamo verso un futuro misterioso fatto di ombre e di luce, ma che ci concede la possibilità di partecipare alla sua realizzazione.
Il mio Dio non esige preghiere o riti imposti da qualche religione dogmatica, tanto meno l'ossequiosa ubbidienza a uomini o chiese che vogliono rivestirsi di un divino potere.
Il mio Dio non pretende nulla da me, non mi intrappola in nessun pensiero teologico, non mi attribuisce nessun senso di colpa, non mi impone nulla che io non voglia liberamente accettare.
Il mio Dio mia ha insegnato ad ascoltare, a guardare, ad osservare, a vivere in un mondo dalle mille sfaccettature.
Il mio Dio è un percorso introspettivo che non finisce mai, alla continua ricerca di un'essenzialità insita in un'esistenza umile e devota, che vuole semplicemente trovare quella pace nel cuore, quella indistruttibile capacità di farsi carico di tutto senza esserne schiacciato dal peso eccessivo, pronta ad accettare un divenire non sempre propenso, capace di reagire per smettere di sopravvivere per cominciare finalmemte a vivere.
Il mio Dio è un'entità creatrice, che ha dato il via ad un'esistenza infinita, che ha dato forma ad una Coscienza ancestrale perpetua, che ha umanizzato anime sempre esistite perse in un vuoto profondo, nascoste sotto forma di un'energia non definita, desiderose e pronte ad elevarsi in un percorso terreno fatto di emozioni, sensazioni ed esperienze che prima non c'erano, che ha creato tutto quello che siamo per donarci la definitiva possibilità di tornare ad essere anime pure, sublimi, perfette, non più vaganti in un vuoto che non finisce, ma per essere finalmente ricomprese con quel Dio che ha voluto donarci la definitiva pace beatificante.
Lodo il mio Dio per quello che sono, lo ringrazio per quello che ho, lo prego per un divenire propenso, ne invoco l'aiuto attraverso l'intercessione di quelle sacre manifestazioni che accompagnano la mia vita, lo cerco in una quotidianità che dirige la mia esistenza, accetto la sua volontà in una consapevole accettazione di dover collaborare attivamente al suo volere, rinnegando quella passività religiosa che ha trasformato il mondo da un sacro tempio di Dio in un luogo diabolico colmo di violenza e di malvagità.
Amo il mio Dio che mi dona la forza per contrastare energie negative, spiriti malvagi, demoni che infestano un mondo deviato, provenienti da quel vuoto eterno che Dio stesso ha voluto colmare donandoci questa esistenza.
Spiriti che non hanno compreso e accettato il divino progetto del nostro Creatore, preferendo rimanere in quel buio eterno dal quale provengono e cercando di portarsi dietro quante più anime possibili, in uno stravolgimento di una creazione divina, che non potrà però avverarsi.
Amo il mio Dio in tutte le sue manifestazioni esteriori, in una Fede che ho voluto accettare, che mi vede totalmente coinvolto come proselite di un Cristo che si è fatto uomo per insegnarmi ad amare, pregare e vivere al suo cospetto, nato da una donna, Maria, che ha saputo accettare il suo destino e la volontà di un Dio che lei stessa ha saputo creare, rendendosi a sua volta dea tra gli dei e ridisegnando un atavico progetto che prende forma ancora una volta, in una ciclicità immortale che si palesa davanti a noi continuamente.
[Christian B.]
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