Pensieri su Dio
Credo in Dio. Credo nella reincarnazione. Credo nel karma e nelle sue leggi.
Credo nell'eternità dell'anima. Credo in Dio.
Ascolto la mia coscienza e obbedisco ad essa.
Credo nella raccolta dei buoni frutti, credo che i buoni frutti nascano dalla semina di buoni semi.
Non subito, non oggi e forse nemmeno domani, ma presto.
Cos'è il tempo davanti all'eternità?
Temo i dogmi e le imposizioni subite e inflitte da una società che ha voluto istruirmi per governarmi.
Che ha voluto insegnarmi come devo pregare.
Che ha voluto infliggermi un insano senso di colpa, per assolvermi a proprio giudizio.
Gesù figlio di Dio. Il mio Dio. Come uomo che ha saputo elevarsi dalla carne allo spirito. Diventando così figlio dell'Altissimo, come Dio.
Una realtà creatrice, capace di ogni cosa, nel bene e nel male, utile all'elevazione di ognuno di noi.
Un male utile al bene, e un bene utile al male.
Un turbinio che produce la vittoria di un bene atto a salvare la creazione di Dio.
Un libero arbitrio necessario e voluto da colui che l'ha creato e imposto (?).
Siamo contenitori di un seme divino che dura in eterno, attraverso la trasfigurazione delle nostre anime, per poter così, nascita dopo nascita, ricongiungersi all'infinito.
Gesù è il Cristo che ci insegna questo metodo, questa Via, questa Verità.
Realtà fin troppo manipolata nei secoli, per stringerci intorno al collo un guinzaglio.
Perchè siamo qui?
Non ho risposte, solo pensieri ed idee, nemmeno suffragate da conoscenze precise, ma solo da istinti e sensazioni.
Conoscere Dio.
Come fare? Come procedere? Quale strada imboccare? Di chi fidarsi? Fidarsi di qualche maestro? Di qualche corrente religiosa, esoterica o essoterica, gnostica, agnostica, di qualche santone di turno?
No.
Io ho conosciuto Cristo.
Ho conosciuto, e non solo letto, il suo vangelo.
E ho deciso di seguirlo.
Ho approfondito, studiato teologia dogmatica. Per poi passare a quella non dogmatica.
Ho conosciuto studi, scritti e teorie esoteriche, gnostiche. Vari percorsi, varie esperienze spirituali, come quella buddista. Ne ho letto e studiato tutti i suoi scritti. Ho appreso tantissime nozioni, lezioni di vita, di pratiche meditative, di autocontrollo, di crescita personale...
Ma?! Le domande non finiscono. Mai.
Chi? Perché? Per quale motivo? Perchè esiste questo. Perchè agiamo?
Perchè il male? Perchè il bene fatica a rivelarsi, a vincere, a dominare sul male.
Dio domina?
Per dominare dovrebbe imporsi, rendendosi ossimoro di se stesso. Perchè dominare impone un atto di forza e tale gesto si esprime con la violenza?
Il bene forse agisce senza l'imposizione di un qualche gesto di forza.
Ma di gesta di attesa, di riflessione, di equilibrio.
Dio non domina.
Dio Regna.
Tante domande. Troppe.
Una sola certezza.
Che viene dal profondo della mia anima.
Una sola luce che continua a guidarmi e che illumina una strada piena di insidie, di buche, di sassi, di ostacoli.
Lontano da una falsa religiosità, da inutili dogmi, pratiche e costrizioni, ho raggiunto la metà finale(?), che con guerriera volontà ho deciso di perseguire.
Il Cristo.
Abituati ad un mondo fin troppo conformato al volere umano, forse non comprendiamo più il vero significato di "bene".
Dio permette il male?
La morte di un bambino?
Le stragi di popoli interi?
Le religioni ci insegnano infinità di spiegazioni. Le conosco tutte.
Ma nessuna di queste, fino ad ora, è riuscita a convincermi. Nessuna spiegazione che tratta sulla volontà di Dio, mi ha persuaso.
E soprattutto quella cattolica. Che si autoeleva, tra dogmi e autocelebrazioni, dichiarandosi unica detentrice di verità a lei sola rivelate.
Assurdo.
Nemmeno il moderno induismo, con infinità di pratiche ascetiche, insegnate da altrettanti infiniti guru di turno.
La reincarnazione con il suo karma, nella mia logica, è l'unica, ad oggi, ad aver colmato quei vuoti che le religioni a noi oggi insegnate in occidente non hanno saputo riempire.
Credo nel cristianesimo antico, ancestrale, che si può ancora scorgere nella lettura, non condizionata, dei vangeli.
Credo nei Veda e nelle Upanishad, nella loro eterna saggezza ed infinita sapienza ancestrale.
Credo inoltre, che Cristo, i Sui vangeli, la bibbia, abbiano insegnato anche questo.
E che per volontà di potere, di Stato, di religione, questi concetti ci siano stati oscurati.
Un senso di colpa auto inflitto, condizionato da una religiosità che si auto eleva ad immagine di uomini che comandano altri uomini, e che condiziona ciò che siamo e facciamo, dove permane e non cessa mai, in un contesto dove il perdono è concesso solo da una casta sacerdotale.
Nulla di più autodistruttivo e falso.
La nostra salvezza è solo nostra.
La nostra salvezza quindi è in Dio, nell'eterno, nell'eternità, nell'asssoluto, che attraverso la nostra coscienza ci guida sulla giusta strada.
Basta saper ascoltare.
Basta ascoltare...
Nessuno più ascolta, ma esegue come un semplice automa, guidato da riti svuotati dalla più essenziale e semplice spiritualità.
Una religiosità che ha saputo sapientemente manipolare le nostre già deboli anime. Per fini politici, per sete di potere, per arrivismo, per poter controllare anche il nostro ormai fragile spirito.
Noi siamo fatti di carne, ma abbiamo anche un'anima guidata da uno Spirito.
Un'anima che funge da intermediario tra il nostro corpo e il nostro spirito.
Bene o male, buoni o cattivi, peccato o redenzione, scelta giusta o sbagliata.
Libero arbitrio.
Spirito di Dio o spirito del demonio.
Quale vogliamo scegliere di ascoltare?
Illusione o realtà?
Quale illusione?
Quale realtà?
A queste domande segue una sola e obbligata risposta, conscia o inconscia.
Ma a cui tutti dobbiamo rispondere.
E la nostra risposta determinerà il colore che assumerà la nostra anima.
Celeste come il cielo, luogo eterno e assoluto, etereo ma reale, proprio come Dio, oppure nero come l'altrettanto eterno e profondo vuoto, un pozzo buio senza fondo che potrà solo inglobarci sempre più, spegnendo quella scintilla divina, di luce, che Dio stesso ci dona alla rinascita?
Libero arbitrio...
Credo nell'eternità dell'anima. Credo in Dio.
Ascolto la mia coscienza e obbedisco ad essa.
Credo nella raccolta dei buoni frutti, credo che i buoni frutti nascano dalla semina di buoni semi.
Non subito, non oggi e forse nemmeno domani, ma presto.
Cos'è il tempo davanti all'eternità?
Temo i dogmi e le imposizioni subite e inflitte da una società che ha voluto istruirmi per governarmi.
Che ha voluto insegnarmi come devo pregare.
Che ha voluto infliggermi un insano senso di colpa, per assolvermi a proprio giudizio.
Gesù figlio di Dio. Il mio Dio. Come uomo che ha saputo elevarsi dalla carne allo spirito. Diventando così figlio dell'Altissimo, come Dio.
Una realtà creatrice, capace di ogni cosa, nel bene e nel male, utile all'elevazione di ognuno di noi.
Un male utile al bene, e un bene utile al male.
Un turbinio che produce la vittoria di un bene atto a salvare la creazione di Dio.
Un libero arbitrio necessario e voluto da colui che l'ha creato e imposto (?).
Siamo contenitori di un seme divino che dura in eterno, attraverso la trasfigurazione delle nostre anime, per poter così, nascita dopo nascita, ricongiungersi all'infinito.
Gesù è il Cristo che ci insegna questo metodo, questa Via, questa Verità.
Realtà fin troppo manipolata nei secoli, per stringerci intorno al collo un guinzaglio.
Perchè siamo qui?
Non ho risposte, solo pensieri ed idee, nemmeno suffragate da conoscenze precise, ma solo da istinti e sensazioni.
Conoscere Dio.
Come fare? Come procedere? Quale strada imboccare? Di chi fidarsi? Fidarsi di qualche maestro? Di qualche corrente religiosa, esoterica o essoterica, gnostica, agnostica, di qualche santone di turno?
No.
Io ho conosciuto Cristo.
Ho conosciuto, e non solo letto, il suo vangelo.
E ho deciso di seguirlo.
Ho approfondito, studiato teologia dogmatica. Per poi passare a quella non dogmatica.
Ho conosciuto studi, scritti e teorie esoteriche, gnostiche. Vari percorsi, varie esperienze spirituali, come quella buddista. Ne ho letto e studiato tutti i suoi scritti. Ho appreso tantissime nozioni, lezioni di vita, di pratiche meditative, di autocontrollo, di crescita personale...
Ma?! Le domande non finiscono. Mai.
Chi? Perché? Per quale motivo? Perchè esiste questo. Perchè agiamo?
Perchè il male? Perchè il bene fatica a rivelarsi, a vincere, a dominare sul male.
Dio domina?
Per dominare dovrebbe imporsi, rendendosi ossimoro di se stesso. Perchè dominare impone un atto di forza e tale gesto si esprime con la violenza?
Il bene forse agisce senza l'imposizione di un qualche gesto di forza.
Ma di gesta di attesa, di riflessione, di equilibrio.
Dio non domina.
Dio Regna.
Tante domande. Troppe.
Una sola certezza.
Che viene dal profondo della mia anima.
Una sola luce che continua a guidarmi e che illumina una strada piena di insidie, di buche, di sassi, di ostacoli.
Lontano da una falsa religiosità, da inutili dogmi, pratiche e costrizioni, ho raggiunto la metà finale(?), che con guerriera volontà ho deciso di perseguire.
Il Cristo.
Abituati ad un mondo fin troppo conformato al volere umano, forse non comprendiamo più il vero significato di "bene".
Dio permette il male?
La morte di un bambino?
Le stragi di popoli interi?
Le religioni ci insegnano infinità di spiegazioni. Le conosco tutte.
Ma nessuna di queste, fino ad ora, è riuscita a convincermi. Nessuna spiegazione che tratta sulla volontà di Dio, mi ha persuaso.
E soprattutto quella cattolica. Che si autoeleva, tra dogmi e autocelebrazioni, dichiarandosi unica detentrice di verità a lei sola rivelate.
Assurdo.
Nemmeno il moderno induismo, con infinità di pratiche ascetiche, insegnate da altrettanti infiniti guru di turno.
La reincarnazione con il suo karma, nella mia logica, è l'unica, ad oggi, ad aver colmato quei vuoti che le religioni a noi oggi insegnate in occidente non hanno saputo riempire.
Credo nel cristianesimo antico, ancestrale, che si può ancora scorgere nella lettura, non condizionata, dei vangeli.
Credo nei Veda e nelle Upanishad, nella loro eterna saggezza ed infinita sapienza ancestrale.
Credo inoltre, che Cristo, i Sui vangeli, la bibbia, abbiano insegnato anche questo.
E che per volontà di potere, di Stato, di religione, questi concetti ci siano stati oscurati.
Un senso di colpa auto inflitto, condizionato da una religiosità che si auto eleva ad immagine di uomini che comandano altri uomini, e che condiziona ciò che siamo e facciamo, dove permane e non cessa mai, in un contesto dove il perdono è concesso solo da una casta sacerdotale.
Nulla di più autodistruttivo e falso.
La nostra salvezza è solo nostra.
La nostra salvezza quindi è in Dio, nell'eterno, nell'eternità, nell'asssoluto, che attraverso la nostra coscienza ci guida sulla giusta strada.
Basta saper ascoltare.
Basta ascoltare...
Nessuno più ascolta, ma esegue come un semplice automa, guidato da riti svuotati dalla più essenziale e semplice spiritualità.
Una religiosità che ha saputo sapientemente manipolare le nostre già deboli anime. Per fini politici, per sete di potere, per arrivismo, per poter controllare anche il nostro ormai fragile spirito.
Noi siamo fatti di carne, ma abbiamo anche un'anima guidata da uno Spirito.
Un'anima che funge da intermediario tra il nostro corpo e il nostro spirito.
Bene o male, buoni o cattivi, peccato o redenzione, scelta giusta o sbagliata.
Libero arbitrio.
Spirito di Dio o spirito del demonio.
Quale vogliamo scegliere di ascoltare?
Illusione o realtà?
Quale illusione?
Quale realtà?
A queste domande segue una sola e obbligata risposta, conscia o inconscia.
Ma a cui tutti dobbiamo rispondere.
E la nostra risposta determinerà il colore che assumerà la nostra anima.
Celeste come il cielo, luogo eterno e assoluto, etereo ma reale, proprio come Dio, oppure nero come l'altrettanto eterno e profondo vuoto, un pozzo buio senza fondo che potrà solo inglobarci sempre più, spegnendo quella scintilla divina, di luce, che Dio stesso ci dona alla rinascita?
Libero arbitrio...
Reincarnazione...
Rinascita...
Amore...
Cristo.
Dio.
[Christian B.]
Amore...
Cristo.
Dio.
[Christian B.]
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