L'omino dell'ombra



Quel piccolo essere sembrava esistere da sempre.
Il suo atteggiamento così rilassato e disinvolto dimostrava come fosse abituato al nostro
mondo.
Non aveva paura di mostrarsi, o almeno era così con me.
Lo vedevo uscire di tanto in tanto, dall'ombra, dalla mia ombra, all'improvviso.
E solo quando ero veramente attento, potevo vederlo.
Ma la cosa più strana di tutte non era la sua presenza, ma il fatto che non mi faceva paura. Non
mi spaventai la prima volta che lo vidi e nemmeno le seguenti, anzi...
Lo attendevo con impazienza, e quando non c'era ne sentivo la mancanza.
Non tutti avevano la capacità di sentirne la presenza o di accorgersi che lui era lì.
E che ti stava guardando...
Ma così era. Lui era proprio lì, accanto a te.
Mi accorgevo della sua presenza perchè improvvisamente percepivo dei brividi strani. E il breve
tremore che sentivo mi faceva, se pur solo per qualche istante, accapponare la pelle.
Si materializzava attraverso l'ombra prodotta dal sole che mi investiva in un caloroso abbraccio;
come se avesse la capacità di sfruttarla a proprio piacimento, usandola come una sorta di
portale che collegava il nostro mondo a quel posto misterioso da cui questo strano omino sembrava provenire.
Prima sbucava la testolina, una testa perfettamente tonda con occhi piccoli e inespressivi.
Con il suo aspetto minuto, sembrava assumere una colorazione simile all'ombra da cui usciva.
Ti accorgevi di lui grazie
ai suoi piccoli occhietti tondi e bianchi come la neve, al grigio scuro, per poi diventare quasi
trasparente nelle giornate più nuvolose.
Ti fissavano, vitrei, profondi.
La sua colorazione, le sue tonalità cambiavano a volte in base alla forza del sole, altre
dipendentemente dal mio umore.
Come in una sorta di rapporto simbiontico e metereopatico tra lui, me, il tempo, ma soprattutto
il sole, la sua presenza si rivelava più o meno frequentemente.
Un essere quasi etereo, ma era reale.
Non parlava, ma osservava attento tutto ciò che mi circondava.
Soprattutto guardave la persone. E come un radar impazzito, cominciava a fremere, verso alcuni
individui piuttosto che altri.
Non capivo il suo comportamento.
Non si staccava mai dall'ombra dalla quale appariva, sembrava infatti esserne un prolungamento
ma in tre dimensioni.
Inizialmente non ho avuto tante occasioni per vederlo, ma abbastanza per assicurarvi che esiste.
Non lo si poteva toccare, lui non voleva.
Sembrava apparirmi nei momenti più disparati, che io fossi felice o al contrario triste. In tutti i
casi appariva sempre quando ero solo.
E così com'era venuto, appena dimostravo l'intenzione di dovermene andare, lui spariva. In un
battito di ciglia lui non era più lì.
Difficile parlarne con qualcuno senza rischiare di passare per pazzo. Tenni tutto per me, per
molto tempo.
Fino ad oggi.
Non posso più tacere, sono troppe le vicende che mi sono accadute e che mi hanno
letteralmemte stravolto la vita dopo la sua comparsa.
Le persone scompaiono...
Improvvisamente...
Coloro, alcuni, che sono venuti in contatto con me, o per lavoro o semplicemente per caso, sono
sparite, completamente smaterializzate.
Un attimo prima stavano parlando con me e l'attimo dopo non c'erano più.
Nell'attimo stesso che venivano anche solo sfiorate dalla mia ombra, sparivano.
Risucchiate in una dimemsione dove la mi ombra sembrava esserne la porta.
Spariti in un luogo che ancora oggi mi è sconosciuto.
Inglobate dentro quell'ombra da cui quell'essere strano, l'omino misterioso, invece appariva.
Non sapevo se ne esitevano altri, ma credevo di si.
La mia curiosità infatti mi spinse a scoprire che qualcun altro aveva avuto la mia stessa
esperienza.
Cominciai a capirlo leggendo gli articoli di cronaca locale, quelli scritti più in piccolo, quelli a cui
nessuno prestava troppa attenzione, scritti nelle ultime pagine dei giornali. Casi di gente che
spariva all'improvviso, senza un perchè. Casi a cui la polizia attribuiva non troppa importanza,
forse perchè non sapendo da dove cominciare a cercare, preferivano archiviare il fatto come una
semplice fuga. Forse perchè a sparire erano reietti della società di cui nessuno avrebbe sentito
la mancanza.
E quindi questi episodi, quasi sempre, finivano nell'oblio. Nel dimenticatoio.
Coloro che sparivano erano, stando a quanto riportavano i quotidiani locali, persone sole con
problemi comportamentali, delinquenti comuni, ladri, ma anche persone semplicemente e
tristemente cattive e che avevano avuto precedenti con la giustizia.
Evidentemente questo piccolo omino dell'ombra interagiva con le persone cattive attraverso di
me.
Attraverso di noi...
Dovevo assolutamente conoscere qualcuno che, come me, aveva incontrato questo misterioso
omino dell'ombra. Già! Ma come?
Mi recai in un paese vicino, dove negli ultimi mesi erano scomparse alcune persone senza un
reale e apparente motivo.
Gli articoli di giornale che avevo ritagliato, attraverso le piccole foto che ritrevano i luoghi delle
sparizioni, mi furono utili per individuare le zone che io credeve colpite dall'omino dell'ombra.
Mi recai in quei luoghi ogni giorno nelle ultime settimane, nella speranza che mi riapparisse il mio
"personale" omino, e nella speranza che qualcuno vedendolo, prima o poi, si sarebbe avvicinato
per parlarmi.
E così accadde.
È in quell'occasione che venni a conoscenza di un fatto che da quel giorno in poi mi avrebbe
ulteriormemte cambiato la vita.
Esiste infatti un gruppo ristretto di persone, segreto, che cerca e avvicina tutti coloro che hanno
le capacità di vedere l'omino dell'ombra.
Una sorta di congrega con diramazioni in tutto il mondo, che addestra i nuovi entrati, coloro che
hanno la capicità di vederlo, e che opera per ripulire il marciume che impesta la nostra società.
Attraverso le capacità dell'omino dell'ombra, che ancora non ci sono del tutto chiare, ci rechiamo
nei luoghi con i più alti tassi di criminalità. Cerchiamo di incontrare il maggior numero di persone,
e avvicinandoci a loro...
...rimaniamo in attesa che l'omino dell'ombra compia il proprio lavoro.
Le persone svaniscono, trascinate via attraverso un'ombra. La nostra ombra.
Noi diventiamo così, utili strumenti nelle mani di un essere che ci usa per ripulire un mondo che
non vuole salvarsi...




[Christian B.]

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