Caro Dio... Giorno 25 - La morte della chiesa cattolica romana.


Caro Dio,

ancora uno sfogo, un pensiero, e un dispiacere, uno scritto che vuole evidenziare la disastrosa situazione di una chiesa che ormai non esiste più, di una chiesa cattolica romana che si sta preparando ad estinguersi attraverso un progetto elaborato da tempo e concretizzatosi oggi, in un irrimediabile processo dal quale non potrà più salvarsi...

Una chiesa che non mi rappresenta più, un clero che ha deviato sciegliendo la strada più comoda e larga, cercando di entrare per quella porta che di certo non rappresenta il passaggio ad un Regno che Cristo aveva profetizzato.

Una chiesa con la "c" minuscola, perchè di grande ormai ha solo le vuote cattedrali, che sapientemente ha voluto trasformare in enormi e sontuose sale per convegni non religiosi, e che ha condiviso con altre confessioni che di cattolico hanno davvero poco.

Un altrettanto inguardabile clero che ha ormai evidentemente formato un partito politico, per cercare di convogliare consensi elettorali nella speranza di deviare finanziamenti pubblici ad un apparato religioso che sta agonizzando da tempo.

Una chiesa che di religioso ha solo i paramenti che continua indegnamente ad indossare, senza rendersi conto di non esserne più minimamente conforme.

Dichiarazioni pubbliche che trasformano vescovi in improbabili leader politici per influenzare ignoranti fedeli verso un'ideologia dannata e anticristiana, verso innaturali deviazioni umane che rappresentano una moderna "Sodoma e Gomorra", nel tentativo di scarabbocchiare un falso ecumenismo, nel nome di un dio, che assomiglia sempre di più a quel diavolo che oggi li rappresenta.

Una messa che ha subito così tante trasformazioni, da diventare uno strumento di propaganda sociale, nel ripugnante sforzo di aggregare consensi utili solo al disperato bisogno di cercare denaro per finanziare un vomitevole impianto ecclesiastico, che di cristiano non ha più assolutamente nulla.

Mi dissocio e mi allontano da quella chiesa che mi ha battezzato, per continuare poi ad accompagnarmi in tutti i sacramenti fino al matrimonio, e che ho molto amato nella sua residuale purezza, ora però toralmente evaporata; 
prendo le distanze da una falsa religiosità che vuole insegnarmi a pregare, cercando di convincermi in una morale che sembra essere stata dettata da satana stesso.

Una chiesa intrisa da quel fumo di satana, che l'ha trasformata in un luogo maleodorante, putrido in ogni suo anfratto, protetta da un clero che ha abiurato ad un solo ed unico compito che doveva assolvere per vocazione, ma che ha ripudiato crocifiggendo ancora una volta, il mio amato Cristo Gesù.

Un clero, che nel suo più abietto e ossequioso obbedire ha evidentemente realizzato quel viscido progetto diabolico, descritto nei primi capitoli della Genesi, decidendo volontariamente di mordere anch'esso quel frutto proibito che li ha dannati per sempre, associandosi di fatto a quel diavolo che Cristo stesso ha voluto sconfiggere.

La falsità di tutta una serie di riti religiosi, che evidenziano la fragilità di una chiesa che non può più reggersi sulle proprie deboli gambe, diventa il chiaro ed evidente simbolo di un'infondatezza sacrale che oggi si palesa in tutta la sua dirompente ambiguità.

Sacerdoti rivestiti di un falso potere divino, da altrettanti ambigui e inattendibili vescovi, che ci mostrano l'infondatezza di una transustanziazione che oggi non può più sussistere se apparecchiata da individui ingannatori, mendaci e fraudolenti.

Un agglomerato clericale nauseabondo, che ha saputo e voluto giocare con la purezza della fede di milioni di individui, per deviarli, passo dopo passo, domenica dopo domenica, messa dopo messa, omelia dopo omelia, in un mondo che nulla ha a che fare con gli insegnamenti di un Vangelo, che scientemente hanno saputo tradurre a proprio unico vantaggio, per indurre ad una nuova moderna religione, dall'odore mefitico che ricorda un putrido ambiente politico legato all'esigenza di arricchirsi ancora e oltre misura.

Uomini, non più veri sacerdoti, che nella loro più piccola e infima debolezza hanno deciso di contribuire alla distruzione di una tradizione che avrebbe potuto salvare quello che rimaneva di una già debole cultura, colpita da un'immigrante pensiero e modo di vivere che non ci rappresenta; 
unendosi per paura, per comodo, per denaro, per necessità, per vigliaccheria, ad un sistema che ha trasformato la religione cristiana, in una onlus dai discutibili obiettivi.

Una chiesa che fisicamente e materialmente continua ad esistere, che continua a praticare ed insegnare una religione, che continua a chiedere e ricevere offerte, ma che spiritualmente è totalmente morta, completamente finita, irrimediabilmente defunta.

Una chiesa che ha saputo realizzare quel farisaico progetto di dogmatizzare un pensiero, dallo scopo che oggi appare evidente, di fondare la più grande setta del mondo mai esistita, con l'esito nefasto di ingannare milioni di credenti.

Una chiesa che ancora non è morta completamente, solo grazie alla pura e ammirevole devozione di tanti cristiani, che hanno deciso di soffrire quell'agonia che ancora li porta, loro malgrado, ad entrare in quegli edifici che ormai di santo hanno davvero poco.

Un cattolicesimo romano che non mi rappresenta più, ma che tuttavia mi dona la forza di continuare ad amare il mio Cristo Gesù, in un rapporto simbiotico fatto di personali preghiere e dialoghi, lontano da spersonalizzati e vuoti riti dall'odore di zolfo.

Un male cattolico che mi ha portato verso un bene cristiano, una trasmutazione di una malvagità evidente in una pura e profonda ricchezza fatta di un bene non religioso, che mi arricchisce in un'anima che, nonostante tutto, continua a cercarTi, realizzando così quel divino potere, di cui solo Tu sei capace, di trasformare cioè il male in bene, il malvagio in benevolo, il corrotto in onesto, lo sporco in immacolato.

Sempre tuo
Christian

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