Colori sfumati.
Colori dalle sfumature sfuocate si elevano da un terreno ancora bagnato, intriso di una realtà normalmente celata.
Un caldo abbraccio mi avvolge, un umido tepore mi coinvolge nell'osservare quella radiosa nebbiolina alta quanto un fragile filo d'erba.
Una leggera luce invade spazi sconosciuti che si dipingono istantaneamente sotto uno sguardo affascinato.
Quasi immobile come un dipinto, si materializza uno spettacolo inebriante che apre sconosciuti scenari in un stanco divenire dai risvolti estasianti.
Spazi che si trasformano in rinnovate dimensioni dalle prospettive affascinanti, che invocano inconsapevoli divinità sconosciute, in un canto del cuore nato spontaneamente rivolto ad un amore improvviso e sfuggevole.
Un paesaggio sfuocato diventa un mondo fatato che mi trascina in una inaspettata introspezione che incanta un fragile "io".
Brevi respiri si accompagnano ai battiti stanchi di un cuore pesante, commosso unisco improvvise lacrime ad una rugiada che mi avvolge in un brivido inaspettato.
Cammino volando attraverso scenari che si rinnovano ad ogni istante, protagonista involontario di uno spettacolo regalato da quel Dio che ancora non vogliamo conoscere.
Divento invisibile in uno sfondo che può fare a meno di me, palesando un tutt'Uno che mi trasmette una fragilità rinvigorente, dal messaggio ancestrale e sfuggevole che carpisco per un breve istante.
Un divenire sfuocato colora un'altra giornata che ancora si deve incarnare, insegnandomi una vulnerabilità da cui non posso scappare.
Istanti precisi si imprimono indelebili in una fragile mente che vuole continuare ad evolversi in un labile momento che non voglio scordare.
Infiniti colori si riflettono in un incredulo sguardo che cerca di comprendere qualcosa di misterioso.
Un messaggio importante tradotto da occhi che vogliono continuare a spaziare, correndo verso quegli anfratti nascosti che voglio e riesco a scovare.
Rinato un'altra volta, divento protagonista di un susseguirsi di benedizioni che mi coinvolgono in un balletto infinito, in una danza primordiale ed eterna, generatrice di rinnovate emozioni.
Una luce potente riempie uno spazio senza confini, creando un gioco di malinconiche ombre e dipingendo uno scenario irreale, ma che invece diventa meravigliosamente tangibile ad uno sguardo che ha voluto abbandonare ogni insensato ateismo.
Un'empatica volontà continua a riflettersi in quella moltitudine di colori divini, abbandonando definitivamente quell'edonistico mondo che vuole invece portarci tra le ombre di una dissolvenza diabolica.
Finalmente gioisco in una consapevolezza regalata da involontari colori che hanno voluto riempire spazi di un'anima coperta da un residuale grigiore imposto da un frenetico divenire.
Divento parte di quel dipinto divino che ora mi uniforma in uno sfondo non più sfuocato, elevando quell'anima stanca che vuole continuare a volare...
[Christian B. ]
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