Immagini...
Immagini che vogliono sovrastarci nel tentativo di manipolare un pensiero.
Immagini che ad ogni angolo vogliono istruire una mente non preparata.
Informazioni distorte canalizzano una vita verso qualcosa che non approvo.
Contrasto con tutte le forze un'idea che vuole entrare nella mia mente, in un susseguirsi di prevaricazioni violente.
False riproduzioni di una realtà mistificata, in un contesto dalle irreali sembianze, diventano verità imposte nell'immaginario quotidiano di inconsapevoli osservatori.
Tempestose ed alterate comunicazioni che assumono una parvenza di verità, nel continuo ed infinito ripetersi di una celata bugia.
Bolle che isolano un mondo, in una falsa idea di protezione, e sviano da un naturale divenire il disattento interlocutore, che in una distratta fiducia evita un indispensabile e faticoso discernimento.
Tradito da una fiducia mal riposta, osservo un progetto nascosto, volto alla realizzazione di un interesse che non mi comprende.
Immagini accompagnate da idilliache parole, che come sirene incantano il viaggiatore, sprovveduto della necessaria malizia per comprendere una giusta realtà.
Comportamenti guidati da una inconsapevole aspettativa rivolta ad un futuro che non mi appartiene, trasmutano un'indole attenta in un'ossequiosa ubbidienza.
Tragiche conseguenze assumono le decisioni prese senza un attento pensiero, soprattutto se guidate da un lassismo indotto e non contrastato.
Una favola falsa disegna una vita dai colori subdolamente sgargianti, interferendo in un'esistenza che non è ancora pronta a capire una verità insita in un'anima infinita.
Semplici concetti accompagnano un diretto messaggio distorto, che nel suo ambiguo e fraudolento intento ipnotizzano pensieri leggeri, lontani da una profondità necessaria per rimanere davvero vivi.
Pensieri che si stampano in quelle stesse immagini che ci propinano, diventando un tutt'uno con quell'indistinguibile irreale presente, che crediamo ingenuamente di vivere.
Agiamo come soldatini di carta credendo di condurre una vita felice, ricolma di un'irreale gioiosa appartenenza ad un contesto intriso da una falsità non percepita.
Una percezione di protezione, in un carcere che ci incatena dietro a quelle sbarre che fingiamo di non vedere.
Illustrazioni false ed illusorie da contrastare con alternative immagini belle e vere, attraverso l'attenta ricerca che ci deve portare oltre i confini di una mente pronta a volare, per provare a raggiungere quell'ancestrale desiderio di essere ricompresi in quell' "io" trascendentale.
Gli occhi diventano quell'indispensabile filtro che può salvarci, spingendo lo sguardo al di là di un materialismo fine a se stesso, per elevarlo verso quella inestinguibile passione di vivere che ci indica l'unica verità, insita da sempre, nel nostro intimo e profondo assoluto.
[Christian B. ]
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