Un caffè sprecato!
È incredibilmente irritante trovarsi al bancone di un bar e dover forzatamente condividere il proprio caffè con le news di un quotidiano altrui.
Attraverso il fastidioso e leggero vento prodotto dalle sue pagine, mentre viene sfogliato dal cafone di turno.
La tazzina da caffè, tra un sorso e l'altro, diventa così una improbabile "arma bianca", perdendo quel significato veloce e magico di momentanea e breve ristorazione.
Una pausa rovinata!
Noi, normalmente educati, da una parte, lasciamo spazio anche ad altri, ma vediamo invadere arrogantemente, quei preziosi centimetri, donati alla condivisione sociale di una bevanda, da padroni improvvisati del bar.
Normalmente con occhiali scuri, per mascherarsi dall'improbabile vergogna, questi personaggi accompagnano la loro lettura con una pasta.
Farcendo così le pagine del giornale con briciole fastidiose e appicicaticce.
Poco importa se stanno occupando un intero bancone per farsi i così detti "fatti propri".
Poco importa se quel giornale potranno leggerlo altre persone solo con l'ausilio di guanti perbnon sporcarsi.
Poco importa se lo spazio lasciato ad altri è poco più largo di un bicchiere d'acqua.
Padroni del mondo, padroni del bar, tanto arroganti quanto la puzza sotto al naso che trasudano con i loro irripetibili ed irritanti gesti.
Maleducati, cafoni, menefreghisti, arroganti, innumerevoli potrebbero essere gli aggettivi per descrivere coloro che, con i loro comportamenti, dimostrano disprezzo per la socialità, per la condivisione degli spazi comuni, per le basilari regole di bon ton.
Innumerevoli potrebbero essere le ritorsioni verso individui del genere, un bel vaffan--lo, una spinta, strappargli il giornale, cucciarlo "educatamente", chiedergli di spostarsi, e mentre pensiamo alle possibili giustificabili reazioni, bevendo l'ultimo sorso del nostro caffè, da una parte, appoggiamo la tazzina, paghiamo, e salutando il barista augurandogli una buona giornata, educatamente usciamo...
[Christian B.]
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