Caro Dio... Giorno 16 - La Tua Volontà.
Caro Dio,
attraverso determinate scelte decido e quindi agisco di conseguenza, in un contesto che in base al mutevole ego del momento, che mi indirizza da una parte piuttosto che un'altra, prendo di volta in volta una strada diversa e mi dirigo là dove la mente mi porta; in una fluttuante volontà che contraddice il vero e profondo significato del termine.
Se a decidere è il sentimento del momento allora sto parlando di una volontà fine a se stessa, di un semplice gesto istintivo di voler compiere un atto, che il più delle volte si traduce come un semplice sopravvivere e reagire a ciò che mi circonda, in una sorta di istinto animale che mi direziona, là dove una pensiero razionale farebbe altrimenti.
Di fondamentale importanza assume la distinzione tra mente e pensiero, in una naturale propensione umana, che sempre più spesso asseconda meccanismi primordiali di una biochimica, che attraverso istantanee reazioni, mi spinge a seguire un impulso naturale.
Il più delle volte, questo tipo di atteggiamento, si traduce in un disastro, in un contesto sociale dove la bestialità è lasciata agli animali, questo tipo di volontà primitiva non può assolutamente essere accontentata.
La Tua presenza in noi, è quindi evidente che diventa l'unica vitale variabile che stabilizza il susseguirsi di un istintivo desiderio di agire con l'emotività del momento, da un più fecondo e responsabile approccio alla vita, volto di conseguenza, ad una compassionevole visione di ciò che ci accade.
Tu, che ci hai fatto a Tua immagine e somiglianza, mi doni quindi quella capacità di discernere da una volontà come impulso e atto istintivo di una mente primitiva, da una Volontà che ragionata come una decisione coerente, metabolizza invece un determinato pensiero.
Ecco allora, che il significato del termine volontà, assume quella valenza diversa, più intenso, introspettivo, legato ad un pensiero, che apprende dalla necessità di imparare, e non più ad una mente soggetta ad una meccanica prettamente naturale.
In questo libero arbitrio che mi permette di sciegliere se ascoltarTi o meno, posso decidere quindi di seguire quella intenzione che può essere definita coma "la Tua Volontà", o invece di perdurare in quel semplice desiderio che mi accomuna ad un animale che reagisce assecondando una disposizione bestiale.
L'esperienza è quindi, come una scuola per un pensiero che matura e che impara dal suo evolversi, volto a crescere e a scrostarsi dalla quella sua istintiva propensione a rimanere in una mente naturalmente immobile.
In una rinascita alla vita che segue l'altra, in un susseguirsi di vite che mi riportano dove avevamo interrotto, il mio pensiero evolve cercando, di volta in volta, assimilando una trascendente competenza dopo l'altra, quella desiderata e innata volontà di uniformarmi alla Tua immagine.
Il pensarTi diventa quindi un aggregato metafisico che riunisce la giusta interpretazione del concetto di una volontà evolvente, e una mente che decide di abbandonare quell'innato immobilismo istintivamente insito in un corpo animale.
Trasformando la nostra umana consistenza corporea, in uno strumento che diventa l'indispensabile mezzo per concepirTi, attraverso una sorta di ricezione di una Coscienza ancestrale e onnipresente, che impara dalla propria esperienza e viceversa.
La Tua Volontà assume quindi la necessità intima di essere esaudita, accogliendo quella scintilla che Tu hai posto nel "cuore" del mio corpo primitivo, donandomi così la possibilità di accorgermi della Tua presenza, per elevare il mio organismo animale in un essere anche spirituale.
In un dialogo, che trascende ogni razionale e impersonale imposizione che in un edonistico falso senso dell'essere tende a comandarmi, entro in una comunicazione che può essere interpretata solo attraverso quella Volontà di ascoltarTi.
Immerso in questo invisibile ma reale fluido quantistico, dove ogni cosa è interconnessa, la Tua volontà diventa l'unica chiave per aprire quella porta, che se attraversata con una spontanea ed empatica sensibilità, mi accompagna in quella consapevolezza che mi illumina un percorso fatto di numerose esperienze, necessarie e utili al possibile cambio di un paradigma che altrimenti non avrei mai potuto apprendere e quindi conoscere.
Trasformando quell'archetipo mentale che limita quel pensiero, che se altrimenti e volontariamente fecondato dal desiderio di amarTi, diventa l'unica realtà nella sua intera e completa essenza, che cambia una vita vissuta, distinguendo tra una volontà naturale e la "Tua volontà".
Decido e quindi agisco, trasmutando quella volontà che non è più un semplice atto istintivo, ma un concretizzarsi di un pensiero che diventa realtà, creando così quel presente che voglio materializzare, e lo faccio eludendo quell'antico assioma che in un improbabile "cogito ergo sum" schematizza una falsa realtà, limitandosi solo ad una parte della nostra reale esistenza.
Il "penso quindi esisto" è una parte di un tutto che è ben più complessa, dove l'intera totalità e il pensiero che ne fa parte si fondono assorbendo e concretizzando quel reale che io stesso sono in grado di generare.
Una realtà pensata, elaborata, desiderata che solo attraverso la Tua Volontà, posso creare, facendo esplodere quelle infinite reazioni metafisiche, nascoste ad un'indole intrappolata da quella animalità naturale, realizzo me stesso in un nuovo contesto, dove la visione della vita assume una luce diversa.
Un'indole naturale che se accompagnata da un materialismo, che tenta di dominarmi in ogni ambito, vuole interiorizzare una realtà rivolta solo al passato, intarppolandomi in oscure, tetre e lugubri pieghe di un tempo che vuole impedirmi di esercitare quella volontà creatrice di un presente che invece voglio.
Cercando di intrappolarmi in un presente rivolto al passato, la mente mi blocca e mi costringe in quegli istanti immobili e perenni, contrapponendosi a quell'innato libero arbitrio, dove invece il pensiero vuole portarmi, ad una realizzazione cioè, di una volontà che posso e voglio concretizzare.
Trasformando così un astratto passato in un empirico presente, volto ad un futuro che ancora non conosco ma che posso tentare di realizzare, con quella consapevolezza che la Coscienza mi dona.
La Tua Volontà rimane quindi l'unica essenziale ed indispensabile chiave di Volta, quel principio portante per comprendere quella Coscienza che ci illumina e ci istruisce, scortandoci in un presente che non posso percepire reale senza di Te.
Sempre tuo
Christian
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