Caro Dio... Giorno 11 - Volare...


Caro Dio,
In un mondo ultra interconnesso, 
non siamo che ancora più soli, 
in una realtà che corre sempre più veloce, 
io rimango indietro.
Sempre più solo in un agghiacciante silenzio che pietrifica ogni respiro, paralizzandolo ad ogni caldo battito di un cuore che non vuole smettere di sperare.
Di cercare.
Una falsa condivisione forzata,
che mi fa credere di essere parte di qualcosa,
mi accorgo invece di quanto sia così rumorosa l'indifferenza.
Come in una intricata foresta, mi faccio strada,
a colpi di una fendente sensibilità, 
tra le sterpaglie e le spine di una malinconia che tenta di soffocarmi.
Avanzo alla ricerca di un calore umano, 
che non vuole arrivare, 
e che infittisce quella foresta che mi sforzo di attraversare. 
Nonostante tutto.

Trovo sollievo in un stanco ma accogliente focolare domestico, 
dove gli affetti rimangono tali,
anche in un silenzio che non ha bisogno di interrompersi.
Un silenzio che ama a prescindere.
Un silenzio naturale che trasmette un amore rassicurante ed infinito.

Ma spesso non mi basta, 
la voglia di gioire con altri,
insieme,
condividendo sorrisi e pensieri, 
mi spinge a cercare di volare, 
provando a superare quella foresta, 
che sempre più spesso diventa infinita.
Solo per portare ovunque quella irrefrenabile voglia di gioire,
ovunque.
Con chiunque.

E quindi decido di volare, cercando la fine di quella foresta, 
ma mi ritrovo sempre all'inizio.

Le ormai stanche ali, 
non c'è la fanno più, 
e proprio mentre mi sto posando in un'arrendevole malinconia, 
un soffio di vento improvviso,
mi risolleva, 
ancora.

Non attraverso più quell'intricato fogliame, 
di quella foresta che non vuole farmi avanzare,
non mi scontro più con duri e confusi cespugli, 
evitando quelle spine che vogliono pungermi,
ma che ormai non ci riescono più,
non cerco più di spingermi dove il destino lì non mi vuole.

Al contrario, mi sollevo aprendo le ali, 
e sorvolo librandomi libero,
in alto,
osservando da un'altra angolazione, 
che mi regala una speranza che conosco,
ma che a volte non voglio vedere.
Mi infonde nuovo coraggio,
in un viaggio di cui non conosco la destinazione. 

Quella irrefrenabile voglia di essere capito,
che sempre più spesso viene confusa,
mi intristisce facendomi credere di aver sbagliato qualcosa.
Non è ego e nemmeno orgoglio.
Ma solo pura e semplice 
gioia.
Voglio solo condividere la mia gioia di essere
 così come sono.
Senza secondi fini,
senza intenti nascosti.
Voglio solo portare la mia felicità nel cielo. 
Ed è per questo 
che continuo a volare,
nella continua speranza di trovare un luogo, dieci, cento, mille altre posti, pronti ad accogliermi, 
ad accogliere,
non me.
Ma la mia gioia...

Infinite nuove dimore,
confortevoli nidi pronti a scaldarmi per ridarmi ancora più forza,
per continuare
ancora
a dispiegare le ali...

Per condividere una felicità che mi spinge sempre più in alto.
A non oltrepassare più quella foresta,
ma a cercare al suo interno,
quelle meraviglie che un intricato fogliame tenta di nascondermi,
senza ormai riuscirci più.

In infiniti nuovi battiti di ali non più stanche,
come un cuore che non vuole smettere di essere vivo,
continuo a volare...

Finché Tu Dio
me ne darai la forza. 

Sempre tuo
Christian

Commenti