Caro Dio... Giorno 14 - Quotidianità.


Caro Dio,

la totale mancanza di una frenesia quotidiana mi ha ridonato quella pace nel cuore di cui avevo un grande bisogno.

Una pace interiore che mi ha permesso di ricercare quella profondità troppo spesso celata da una velocità che a volte non mi permette di guardare. 

Una velocità che mi spinge là dove non voglio andare, là dove il rumore è troppo forte.

Un rumore che mi spacca le orecchie e mi impedisce di ascoltarTi in un silenzio che ricerco come l'essenziale necessità di respirare.

Un silenzio indispensabile per poterTi sentire, necessario per riordinare le idee, per ricaricarmi e prepararmi ad un divenire che non conosco ma che posso intuire, per elaborare pensieri che sono come boccate di ossigeno puro.

Pensieri che volano ovunque, sparsi tra le pieghe di una quotidianità che vuole cancellarli, nasconderli, allontanarli. Pensieri che ritornano, ricercati e ritrovati, rielaborati e rivitalizzati, per impadronirsi di nuovo di me in una definitiva unione, per non abbandonarmi più, per non lasciarmi più solo.
Pensieri afferrati, dominati, ma anche cullati, curati, portati per mano, abbracciati, tenuti stretti perchè non rivolino via. Pensieri che palpitano come il mio cuore, e che ad ogni battito ritornano da dove sono stati mandati, in un dialogo che si protrae in infinite emozioni, per poi riposarsi tra le Tue braccia.

Una quotidianità che mi distrugge, mi fiacca, mi stanca, mi sfinisce. Impedendomi di rivelarmi, di scoprirmi e di conoscermi ancora e ancora. E che invece devo e voglio imparare ad amare, a conviverci, per rimanere e per reagire, cercando quel vitale ed indispensabile sussulto di un'energia che solo Tu mi puoi dare.

Un sussulto che come una scossa riporta alla vita, come una scintilla che illumina l'anima e crea quel fuoco che scalda la vita.

Una vita che dev'essere vissuta così come viene, accettando la Tua volontà.
Una vita che pretende di essere accolta come si accoglie un figlio che nasce.
Una vita che mi obbliga a collaborare alla Tua volontà.
Senza resa, senza pigrizia, senza quell'arrendevole immobilismo diabolicamente fine a se stesso.
Una vita che non è degna di essere chiamata tale, se non è in comunione con Te.

Sempre tuo
Christian

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