Caro Dio... Giorno 3 - è una mattina come tante altre...
Caro Dio,
è una mattina come tante altre e l'afa si fa già sentire, anche se qualche leggera brezza improvvisa e casuale accarezza il mio viso, rendendo più sopportabile l'idea del caldo che anche oggi arriverà.
Mi ritrovo ancora, davanti ad uno schermo bianco. Ti penso, ti immagino, ti cerco già. E ti trovo in ogni piccolo gesto involontario e non, che faccio. Dal portare fuori il mio cucciolo e nell'osservare i suoi comportamenti. Ancora così piccolo si incuriosisce continuamente, osservando e rincorrendo tutto ciò che ancora non conosce.
Una semplicità e purezza di cuore che ognuno di noi ha vissuto da bambino, ma che un mondo lontano da te, frenetico, cinico, frettoloso, freddo, ha contribuito a farcelo dimenticare.
Ma questo mondo è una tua creazione, pertanto accusarlo di essere responsabile di ciò che non va e di ciò che abbiamo perso dentro al nostro cuore, non è giusto. È un torto e una colpa che nessuno ti può attribuire.
Tu sei Dio.
Pertanto se di colpe dobbiamo parlare, forse quelle vanno ricercate dentro di noi, più probabili e unici responsabili di un decadimento morale che ha, questo si, influenzato il procedere di un mondo che in qualche modo asseconda una nostra volontà malata di egocentrismo e orgoglio, portando tutti noi verso una forma di endemico edonismo che passo dopo passo ci sta lentamente svuotando dentro.
Mi vengono in mente le mie innumerevoli letture esoteriche, da Rudolf Steiner alla Blavatsky, e mi accorgo che questo decadimento morale era già stato preannunciato, attraverso i numerosi scritti di una teosofia che voleva spingerci verso una sorta di sostituzione del divino con l'uomo. Facendoci credere che se Tu sei dentro di noi, allora noi siamo Te.
È vero che Tu sei ovunque e quindi anche dentro di noi, ma da qui ad autodefinirsi Dio, forse qualcosa nella cospavelezza di Te, ci è sfuggito di mano.
Lo stesso Gesù, Tuo figlio, ci ha insegnato che il Tuo Regno è dentro di noi e fuori intorno a noi, ma ci ha anche detto, che chi Ti ama deve prendere la propria croce e seguirlo...
Tu sei tutto...
Noi invece siamo anime incarnate che ancora devono crescere, e quindi soggette a sofferenze, dolori, drammi, che non sono altro che il frutto di un nostro malato modo di intendere la vita.
Queste croci, se accettate e vissute alla luce della Tua presenza, possono essere invece trasmutate in gioia, camminando accanto a Te percorrendo quella strada che ci porterà inevitabilmente verso quella scala celeste, quella stessa scala di Giacobbe, che ci eleverà alla Tua presenza.
Sempre tuo,
Christian
è una mattina come tante altre e l'afa si fa già sentire, anche se qualche leggera brezza improvvisa e casuale accarezza il mio viso, rendendo più sopportabile l'idea del caldo che anche oggi arriverà.
Mi ritrovo ancora, davanti ad uno schermo bianco. Ti penso, ti immagino, ti cerco già. E ti trovo in ogni piccolo gesto involontario e non, che faccio. Dal portare fuori il mio cucciolo e nell'osservare i suoi comportamenti. Ancora così piccolo si incuriosisce continuamente, osservando e rincorrendo tutto ciò che ancora non conosce.
Una semplicità e purezza di cuore che ognuno di noi ha vissuto da bambino, ma che un mondo lontano da te, frenetico, cinico, frettoloso, freddo, ha contribuito a farcelo dimenticare.
Ma questo mondo è una tua creazione, pertanto accusarlo di essere responsabile di ciò che non va e di ciò che abbiamo perso dentro al nostro cuore, non è giusto. È un torto e una colpa che nessuno ti può attribuire.
Tu sei Dio.
Pertanto se di colpe dobbiamo parlare, forse quelle vanno ricercate dentro di noi, più probabili e unici responsabili di un decadimento morale che ha, questo si, influenzato il procedere di un mondo che in qualche modo asseconda una nostra volontà malata di egocentrismo e orgoglio, portando tutti noi verso una forma di endemico edonismo che passo dopo passo ci sta lentamente svuotando dentro.
Mi vengono in mente le mie innumerevoli letture esoteriche, da Rudolf Steiner alla Blavatsky, e mi accorgo che questo decadimento morale era già stato preannunciato, attraverso i numerosi scritti di una teosofia che voleva spingerci verso una sorta di sostituzione del divino con l'uomo. Facendoci credere che se Tu sei dentro di noi, allora noi siamo Te.
È vero che Tu sei ovunque e quindi anche dentro di noi, ma da qui ad autodefinirsi Dio, forse qualcosa nella cospavelezza di Te, ci è sfuggito di mano.
Lo stesso Gesù, Tuo figlio, ci ha insegnato che il Tuo Regno è dentro di noi e fuori intorno a noi, ma ci ha anche detto, che chi Ti ama deve prendere la propria croce e seguirlo...
Tu sei tutto...
Noi invece siamo anime incarnate che ancora devono crescere, e quindi soggette a sofferenze, dolori, drammi, che non sono altro che il frutto di un nostro malato modo di intendere la vita.
Queste croci, se accettate e vissute alla luce della Tua presenza, possono essere invece trasmutate in gioia, camminando accanto a Te percorrendo quella strada che ci porterà inevitabilmente verso quella scala celeste, quella stessa scala di Giacobbe, che ci eleverà alla Tua presenza.
Sempre tuo,
Christian
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